Chi Siamo

Bartucca Gioielli

Molto spesso all’origine di una grande passione per il proprio lavoro vi è un’emozione, uno stato d’animo che si impossessa della tua persona. Ed è questo, al di là di ogni spiegazione scientifica, a spingere un giovane Mario Bartucca, alla fine degli anni 70, proprio quando Sandro Pertini diventa il settimo Presidente della Repubblica Italiana e il cardinale polacco Karol Wojtyla viene eletto Papa come Giovanni Paolo II, ad entrare dalla classica porta di servizio nell’affascinante ed intrigante mondo orafo. Oggi, ad oltre cinquant’anni da quel giorno fatidico, continua ad affermare che se il lavoro viene vissuto con entusiasmo, lo si fa con gioia e passione.

Chi Siamo

Sovente, navigando nel web, capita di incappare in espressioni che da sole riassumono in poche parole quello che vorresti esprimere per descrivere l’impresa di famiglia di cui oramai sono parte e “Nulla ha più senso della passione”. Una famiglia, la mia, quella dei Bartucca, imperniata su valori dettati dalla tradizione che il mio papà ha saputo infondere in me e nelle mie sorelle Genai e Ilenia.

Ovviamente tutto questo con il supporto di mamma Ida. Mario, dunque, seppur animato da grande interesse per il comparto orafo argentiero entra, come detto, in punta di piedi, dapprima come rappresentante, o viaggiatore come era d’uso affermare, di una ditta di gioielli in argento. In lungo ed in largo gira per la Sicilia, accumulando esperienza e implementando la conoscenza di settore e delle tecniche di lavorazione dei metalli preziosi, sino a quando, complice anche la nascita di mia sorella Genai, apre insieme all’amico socio, una azienda di distribuzione all’ingrosso a Pizzo Calabro. Siamo oramai giunti al 1982.

Le attività industriali e commerciali toccano quota 2,8 milioni, il 26% in più rispetto al 1971. Per chi sa rimboccarsi le maniche un’opportunità “d’oro”. Mario non dà tempo al tempo e parafrasando le parole sul tempo contenute nelle lettere a Lucillo di Seneca, non perde occasione per dar sfogo alla sua voglia di creare sistema nel comparto, caratteristica questa che ancor oggi contraddistingue la sua filosofia associativa. Gli anni trascorrono e papà, Mario, si impegna in progetti legati alla tracciabilità del prodotto, quasi un antesignano di temi che solo oggi sono all’ordine del giorno, convinto che la garanzia di un prodotto va al di là del marchio punzonato su ogni oggetto prezioso.

Un progetto il suo che si è sviluppato nel corso degli anni e che oggi rappresenta uno dei capisaldi della nostra azienda. Curiosità e passione viaggiano su binari paralleli pertanto Mario, come abbiamo detto, strenue sostenitore dello stare insieme per fare sistema, inizia a frequentare i tavoli associativi proprio per arricchire la sua cultura di settore e per favorire lo scambio di esperienze. Dapprima come associato della Federazione Nazionale Grossisti nel 1993, seppure impegnato, oltre che con il lavoro con la famiglia, arrivata al traguardo di tre pargoletti.

Fortunatamente c’è l’onnipresente mamma Ida. Solo successivamente entra a far parte della Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi, dapprima come socio e subito dopo in qualità di componente il direttivo nazionale, in rappresentanza degli operatori orafi della Calabria. Operatori che riunisce, assieme ad altri colleghi, nel giugno 1996 nell’Associazione Regionale Calabresi Orafi, nella storica assemblea costitutiva che ebbe luogo nel castello di Pizzo Calabro. Due decenni sono passati da allora e Mario, dopo aver aperto un’attività al dettaglio in quel di Filadelfia – non negli States ma sempre nella sua amata Calabria – e la Mario Bartucca Distribuzione, continua a girare l’Italia, per la nostra azienda e per la Federpreziosi, l’organizzazione di Confcommercio del comparto orafo in qualità di Vice Presidente, ma anche il mondo, in rappresentanza dell’Italia nell’ambito della CIBJO, The World Jewellery Confederation che riunisce le associazioni orafe di 44 paesi. Anche se oggi vorrebbe passare il testimone a noi figli è sempre presente con i suoi consigli e la sua voglia di fare. E noi non possiamo che apprezzare cotanta energia e esperienza.

Nel frattempo si sta affacciando dalla finestra la terza generazione, Diego e Alessio figli di Genai ed Eugenio ed Edoardo il più piccolo dei nipoti.